Domandi sulle base legale

I principi vigenti previsti dalla legislazione sulla protezione delle acque sono l’obbligo di diligenza, il principio di causalità e il divieto di inquinamento. L’allegato 3.2 dell’ordinanza sulla protezione delle acque (OPAc) stabilisce inoltre le esigenze concernenti le acque di scarico industriali e il principio dello stato della tecnica (per ulteriori informazioni sullo stato della tecnica consultare la FAQ «Cos’è lo stato della tecnica?»). In altre parole, i processi di produzione e il trattamento delle acque di scarico provenienti da aziende industriali e artigianali devono essere conformi allo stato della tecnica attuale.

Inoltre, ogni azienda che immette acque di scarico industriali in un ricettore naturale o nella canalizzazione pubblica deve avere un’autorizzazione dell’autorità cantonale competente, che esamina periodicamente se l’azienda rispetta le esigenze. La cosiddetta autorizzazione all’immissione contiene in genere solo le esigenze di cui all’allegato 3.2 OPAc, tra cui, ad esempio, i metalli pesanti. L’autorità competente può rendere queste esigenze più o meno severe. Viene deciso un inasprimento, ad esempio, quando a causa delle acque di scarico dell’azienda l’IDA centrale non riesce più a rispettare i propri requisiti.

Per i microinquinanti, l’autorità competente deve definire requisiti specifici in ogni singolo caso, stabiliti anche in base allo stato attuale dell’arte. Dal momento che i microinquinanti rilevanti per le acque spesso non sono nemmeno noti, questo processo è estremamente impegnativo. Per questo motivo sono pochi i casi in cui le autorizzazioni all’immissione prevedono requisiti specifici per i microinquinanti.

Per stato della tecnica ai sensi dell’allegato 3.2 cifra 1 capoverso 2 OPAc si intende un determinato livello tecnologico con uno stato di sviluppo avanzato che progredisce nel tempo. I procedimenti tecnologici devono avere già dato prova della loro validità nell’impiego pratico o devono essere sicuramente applicabili nella prassi. Inoltre, i procedimenti devono essere economicamente sostenibili. Ciò non coincide con la ragionevolezza economica individuale; anzi, l’attuazione deve essere valutata caso per caso. Lo «stato della tecnica» è quindi un concetto giuridico indefinito e in continua evoluzione. Per questo motivo, con le sue guide e le sue note tecniche la VSA documenta lo stato della tecnica attuale (cfr. anche nota tecnica sullo stato della tecnica in tedesco e francese). In tal modo si armonizza l’applicazione a livello nazionale e si contribuisce a diffondere uno stato della tecnica uniforme all’interno di un settore. Avete domande concrete sullo stato della tecnica relativo alle acque di scarico provenienti dall’industria e dall’artigianato? QUI trovate ulteriori informazioni.

Altre temi

Skip to content